La Bibbia

Isaia 25

Isaia

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Capitolo 26

1

 

 In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda: egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo. 

 

 


2

 

 Aprite le porte: entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà. 

 

 


3

 

 Il suo animo è saldo; tu gli assicurerai la pace, pace perché in te ha fiducia. 

 

 


4

 

 Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna; 

 

 


5

 

 perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto; la città eccelsa l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo. 

 

 


6

 

 I piedi la calpestano, i piedi degli oppressi, i passi dei poveri. 

 

 


7

 

 Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu rendi piano. 

 

 


8

 

 Sì, nella via dei tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. 

 

 


9

 

 La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca, perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, giustizia imparano gli abitanti del mondo. 

 

 


10

 

 Si usi pure clemenza all'empio, non imparerà la giustizia; sulla terra egli distorce le cose diritte e non guarda alla maestà del Signore. 

 

 


11

 

 Signore, sta alzata la tua mano, ma essi non la vedono. Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo; anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori. 

 

 


12

 

 Signore, ci concederai la pace, poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese. 

 

 


13

 

 Signore nostro Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno dominato, ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo. 

 

 


14

 

 I morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno; poiché tu li hai puniti e distrutti, hai fatto svanire ogni loro ricordo. 

 

 


15

 

 Hai fatto crescere la nazione, Signore, hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato, hai dilatato tutti i confini del paese. 

 

 


16

 

 Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato; a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione. 

 

 


17

 

 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nei dolori, così siamo stati noi di fronte a te, Signore. 

 

 


18

 

 Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza al paese e non sono nati abitanti nel mondo. 

 

 


19

 

 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre. 

 

 


20

 

 Và, popolo mio, entra nelle tue stanze e chiudi la porta dietro di te. Nasconditi per un momento finché non sia passato lo sdegno. 

 

 


21

 

 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra; la terra ributterà fuori il sangue assorbito e più non coprirà i suoi cadaveri. 

 

 


Isaia 27

 

 

 

 

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