La Bibbia

Marco 5

Marco

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Capitolo 6

1

 

 Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 

 

 


2

 

 Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 

 

 


3

 

 Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 

 

 


4

 

 Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 

 

 


5

 

 E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 

 

 


6

 

 E si meravigliava della loro incredulità. 

 

 


7

 

 Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 

 

 


8

 

 E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 

 

 


9

 

 ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 

 

 


10

 

 E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 

 

 


11

 

 Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 

 

 


12

 

 E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 

 

 


13

 

 scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. 

 

 


14

 

 Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui». 

 

 


15

 

 Altri invece dicevano: «E' Elia» altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti». 

 

 


16

 

 Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!». 

 

 


17

 

 Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 

 

 


18

 

 Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». 

 

 


19

 

 Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 

 

 


20

 

 perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. 

 

 


21

 

 Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 

 

 


22

 

 Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 

 

 


23

 

 E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 

 

 


24

 

 La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 

 

 


25

 

 Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 

 

 


26

 

 Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. 

 

 


27

 

 Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. 

 

 


28

 

 La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 

 

 


29

 

 I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. 

 

 


30

 

 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 

 

 


31

 

 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 

 

 


32

 

 Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 

 

 


33

 

 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 

 

 


34

 

 Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 

 

 


35

 

 Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; 

 

 


36

 

 congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». 

 

 


37

 

 Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». 

 

 


38

 

 Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». 

 

 


39

 

 Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. 

 

 


40

 

 E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 

 

 


41

 

 Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 

 

 


42

 

 Tutti mangiarono e si sfamarono, 

 

 


43

 

 e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 

 

 


44

 

 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. 

 

 


45

 

 Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 

 

 


46

 

 Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. 

 

 


47

 

 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 

 

 


48

 

 Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, gia verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 

 

 


49

 

 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «E' un fantasma», e cominciarono a gridare, 

 

 


50

 

 perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!». 

 

 


51

 

 Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 

 

 


52

 

 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 

 

 


53

 

 Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. 

 

 


54

 

 Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, 

 

 


55

 

 e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 

 

 


56

 

 E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. 

 

 


Marco 7

 

 

 

 

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